Non si ferma, il disagio e il dissenso in merito a quella che viene ormai definita la “Vicenda Sistri”, un sistema di tracciabilità dei rifiuti che è stato adottato a livello teorico dal nostro paese ma che non è mai diventato pratica, a causa di continue proroghe e slittamenti per motivi di ordine tecnico e legale, che venivano indetti per via della non possibilità di applicare sanzioni alle imprese che non lo utilizzeranno.
Ma se da un lato è vero che le sanzioni non vengono applicate, è anche vero che il contributo annuale, invece, viene fatto pagare alle aziende che dovrebbero obbligatoriamente aderire al Sistri; in questo caso, il mancato pagamento del contributi del 2015, che è stato prorogato di qualche mese ma non annullato, darebbe vita a una sanzione che potrebbe variare dai 15.000 ai 93.000 euro.
Poca chiarezza, molta confusione, per il solito lavoro “all’italiana”.