Per produrre il polistirolo bisogna produrre polistirene… e per produrre il polistirene ci vuole il petrolio. Parliamo quindi di un materiale altamente inquinante e decisamente poco sostenibile. Pensiamo ora a quante volte, al supermercato, ci imbattiamo in vaschette e confezioni di polistirolo e il calcolo è presto fatto.
Non tutto è perduto, però, almeno fino a quando ci saranno giovani brillanti pronti a mettersi al servizio della comunità. È il caso di Sayuri Magnabosco, una giovanissima ragazza brasiliana che ha ideato delle vaschette atossiche e sostenibili, con l’aiuto dei suoi genitori e dei suoi insegnanti.
Queste vaschette speciali sono prodotte con derivati dalla lavorazione della canna da zucchero e potrebbero rappresentare una buona alternativa alla classica vaschetta in polistirolo prodotta su larga scala. Il packaging, seguendo modelli virtuosi come questo, potrebbe così diventare più sostenibile, meno inquinante e più ecologico.