Siamo un paese che, per fortuna, si distingue per tante buone pratiche che riguardano la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Purtroppo, però, per quanto riguarda il riciclo della plastica il traguardo è ancora troppo lontano se ci mettiamo a confronto con gli altri pesi Europeo. Siamo sì il paese leader per tecnologia e innovazione per il riciclo della plastica ma, come dice il proverbio, tra dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Un mare di plastica e di rifiuti, per l’esattezza. Attualmente non esiste un sistema che possa definirsi adeguato per incentivare le imprese a investire su questo tipo di attività finalizzata a un riciclo consapevole. E nel frattempo, a fronte di un consumo a pari a 2,1 milioni di tonnellate di plastica, se ne differenziano quasi 900 mila tonnellate e solo 540 mila subiscono un processo di riavvio e riciclo. Non c’è più tempo da perdere dunque; la plastica inquina e per i nostri mari sta diventando una piaga insopportabile e deleteria per tutto l’ecosistema marino, con gravi conseguenze sulla salute di tutto il Pianeta.
