Parliamo spesso di modi, studi e buone pratiche che possono, e dovrebbero, dare un significante contributo per aiutare l’ambiente. Come consumare meno energia? Come riciclare nel modo corretto i materiali che sono già stati utilizzati? Come impattare il meno possibile sul pianeta? Sono queste le domande che si pongono ogni giorni gli esperti green economy e sostenibilità, un concetto che si può applicare anche all’edilizia.
L’edilizia è uno dei settori più inquinanti e a maggiore tasso di consumo di energia, ma non tutto è perduto, almeno fino a quando esisteranno persone pronte a mettersi in gioco con progetti sostenibili e volti a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Uno dei principi cardine di questa volontà è l’edilizia circolare, il concetto secondo il quale questo settore può e deve ridurre le emissioni di CO2, riassorbendo le quantità prodotte durante le lavorazioni.
In altre parole, l’edilizia circolare prende piede quando i materiali impiegati durante le costruzioni vengono poi nuovamente riutilizzati. In questo modo, rispetto alle realizzazioni ex novo, si risparmiano energia e tonnellate di materiali. Ma non solo; si parla di edilizia circolare quando è possibile riutilizzare e riciclare anche gli scarti organici prodotti durante una lavorazione. Il principio è sempre lo stesso: riciclare nel nome dell’ambiente e per lasciare un futuro migliore alle generazioni che verranno. Sarà possibile tutto questo? Noi ci speriamo!
