La barca a vela, è un mezzo di trasporto sostenibile perché non inquina e aiuta a salvaguardare il mare ed è per questo che la nostra azienda ha deciso di sponsorizzare il mini 650 di Ambrogio Beccaria, ribattezzato “Alla Grande Ambeco”. Questo però non significa dimenticare cosa succede alle barche quando vengono dismesse o sono da rottamare, anzi, l’argomento ci sta molto a cuore.
Rottamare una barca non è cosa semplice, a prescindere dalla tipologia e dalla grandezza del mezzo, e fino ad ora pare che nessuno si sia preoccupato troppo di come riciclare il vetro-resina, uno dei materiali maggiormente impiegati per le costruzioni nautiche. Questo materiale è considerato uno dei più eccellenti per la costruzione di imbarcazioni ma, purtroppo, ha dei tempi di degradazione davvero lunghi, nemici dell’ambiente e poco compatibili con una filosofia che mira al riciclo e alla salvaguardia del pianeta.
Per il momento, chi possiede un’imbarcazione che vuole rottamare, non può far altro che seguire le importanti indicazioni che vengono fornite dai centri autorizzati. In questi centri il lavoro di rottamazione segue regole precise, la prima delle quali prevede la rimozione di tutte le parti in vetro, metallo e altri materiali che possono essere facilmente riciclabili. Lo scafo, in vetroresina, viene ridotto in piccoli pezzi e il cumulo di vetroresina che risulta da questa operazione viene smaltito secondo le norme che disciplinano il trattamento dei rifiuti speciali.
La direttiva europea 2008/98/CE parla molto chiaro a riguardo: la responsabilità dello smaltimento dell’imbarcazione non è del proprietario ma del cantiere che la barca l’ha costruita. Sul cantiere gravano i costi per lo smaltimento delle barche arrivate a fine vita e, di rimando, anche i prezzi d’acquisto salgono.
Pertanto chi vuole rottamare un’imbarcazione deve per forza rivolgersi al cantiere, oppure a un’azienda specializzata come la nostra. Ambeco, tra i suoi vari servizi, si occupa anche di smaltimento di imbarcazioni attraverso attività di “decostruzione”. Questo significa che ci occupiamo di rimuovere le parti del mezzo in questione, di trasportarle nelle sedi opportune e di avviare un’attività di recupero e di smaltimento dei rifiuti generati.