È versatile, economico e multifunzione. Il cartongesso è un prodotto molto semplice da usare. Molto più difficile, invece, smaltirlo. Parliamo di uno dei materiali edili più usati in assoluto per le sue ottime capacità termoisolanti, idrorepellenti e ignifughe, ideale per realizzare controsoffitti, pareti mobili, divisori e scaffalature.
Lo smaltimento, dicevamo. Non possiamo gettare il cartongesso nell’indifferenziata e molto spesso le discariche cittadine non sono attrezzate per accettarlo e smaltirlo correttamente. Vale la pena quindi approfondire l’argomento per scoprire quali sono le procedure idonee per smaltirlo.
Facciamo prima un passo indietro e soffermiamoci sulla classificazione dei rifiuti, che in base alla legge si dividono in urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi. I rifiuti urbani e speciali, quelli pericolosi e non pericolosi, si suddividono a loro volta in riutilizzabili e non riutilizzabili. Si tratta di una classificazione volta a favorire il recupero dei rifiuti e a smaltirli nel modo corretto, sempre in un’ottica di rispetto ambientale.
Il cartongesso si classifica come rifiuto speciale, non pericoloso e riutilizzabile. La legge dice che questo materiale non deve essere depositato in aree destinate a rifiuti non pericolosi che sono biodegradabili. Ma, d’altra parte, il cartongesso non può nemmeno essere smaltito come se fosse un rifiuto urbano.
Il modo migliore, e a norma di legge, per smaltire il cartongesso è quello di contattare un’azienda che opera nel settore rifiuti. Quindi se sei un’azienda e hai la necessità di affidare a qualcuno il trasporto e lo smaltimento dei tuoi rifiuti, allora i nostri servizi possono fare al caso tuo.
Siamo specializzati nel recupero e nello smaltimento di diverse tipologie di rifiuti, tra cui i RAEE, i rifiuti speciali pericolosi e i rifiuti speciali di natura edile, a cui fa riferimento proprio il cartongesso, insieme al cemento, al vetro, al legno e alle lane minerali. Contattaci per avere maggiori informazioni o per richiedere un preventivo!