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L’estate è arrivata e tra un tuffo al mare e belle immagini di paesaggi incontaminati è doveroso, e per noi impossibile non farlo, riflettere sulle disastrose condizioni in cui versa lo stato di salute del mare, in particolare del nostro, di mare, con le spiagge italiane che hanno il triste primato per quantità di spazzatura e plastica presenti sulle coste e in mare aperto.

Legambiente ha appena pubblicato la quinta edizione di Beach Litter, uno studio che analizza lo stato dei rifiuti lungo le nostre coste. I dati che emergono, come potrete immaginare, sono allarmanti e desolanti: per ogni 100 metri di spiaggi si trovano in media 968 rifiuti.

L’81% di questi rifiuti è rappresentato dalla plastica.

Le cause? La cattiva gestione dei rifiuti urbani, la carenza di sistemi depurativi e, soprattutto, le pessime abitudini dei cittadini, che troppo spesso e noncuranti della gravità delle loro azioni gettano in mare ma anche nel wc di casa cotton fioc, blister di medicinali e altri rifiuti urbani.

La situazione è piuttosto grave e sembrano non essere serviti a molto i recenti interventi normativi che hanno messo al bando piatti e posate di plastica. Per gli esperti servono grandi investimenti e azioni più incisive, insieme a serie campagne informative che coinvolgano i cittadini per renderli più consapevoli e attenti.

La salute dell’ambiente ci sta particolarmente a cuore e, nel nostro piccolo, ci teniamo a fare la nostra parte, ricordandovi di non gettare rifiuti in mare e sulla spiaggia. Anzi, quando potete, regalatevi una buona azione per queste vacanze: se vedete un rifiuto di plastica in acqua o in mezzo alla sabbia, raccoglietelo e gettatelo negli appositi contenitori per la raccolta differenziata.

E ricordate: tutto quello che gettiamo nel WC di casa finisce, inevitabilmente, nel mare. Abbiamo bisogno di più impegno, di più consapevolezza e di più rispetto. Solo così, e nelle piccole azioni quotidiane, possiamo fare la differenza.

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