Le batterie durano poco, è questo il più grande problema degli odierni apparecchi tecnologici ed è proprio partendo da questa realtà che tre studentesse cilene, Carolina Guerriero, Camila Rupcich ed Evelyn Aravena, hanno progettato un device ingegnoso e innovativo che ricarica i dispositivi rispettando l’ambiente.
Come? È molto semplice: sfruttando l’energia che arriva dalle piante e creando quindi una sorta di circuito biologico in grado di trasformarla in energia utile per ricaricare cellulari, tablet e vari dispositivi. Il tutto avviene a basso consumo e, ovviamente, senza danneggiare le piante utilizzate.
L’apparecchio si chiama E-Kaia, viene installato direttamente nel terreno, in posizione adiacente a una pianta in buone condizioni, ed è in grado di fornire energia attraverso un semplice cavo USB. Il trasformatore intercetta l’energia solare catturata dalla pianta durante la fotosintesi e la trasforma in corrente elettrica, in modo semplice e senza danneggiare in alcun modo il ciclo di vita della pianta.