Anche quest’anno ci siamo: mancano davvero pochi giorni ad Halloween, la festa per eccellenza del terrore, dove a fare da protagonisti saranno zucche, streghe e fantasmi e l’immancabile rito del “Dolcetto o scherzetto”. Tuttavia a incutere paura, oltre alle maschere di fantasmi e ai mostri che vedremo scorrazzare per le vie delle città di tutto il mondo, sono anche le cifre relative ai rifiuti in plastica, prodotti dai travestimenti, e dalle zucche che, da spaventose lanterne intagliate a decorate, finiscono poi nel cestino.
Sul tema dei rifiuti di plastica e spreco di cibo legato all’evento del 31 ottobre, qualche anno fa, è stata condotta un’indagine dalla piattaforma Hubbub (che mira a diffondere campagne a sfondo ecologista offrendo soluzioni pratiche alla lotta allo spreco) che ha valutato le maschere e i capi di abbigliamento a tema “Halloween” venduti da 19 supermercati e rivenditori tra cui Amazon, John Lewis, Marks & Spencer, Sainsbury’s e Tesco.
Dallo studio emerge che ben l’’83% dei materiali usati per produrre questi costumi siano a base di plastica derivata dal petrolio, che nel 69% dei casi è poliestere. La % di cotone utilizzata per tali capi invece si attesta appena al 10%. Dati non trascurabili, se si pensa che una buona parte degli abiti utilizzati per Halloween vengono poi buttati via.
I dati non sono confortanti neppure sul fronte dello spreco alimentare: Il 58% delle zucche comprate ad Halloween viene sprecato per fini decorativi, e solo il 35% invece sono cucinate, in base ad uno studio commissionato da Knorr.
Con questi dati non intendiamo smorzare gli animi di chi abbia già in programma costume e festa a tema, ma semplicemente sensibilizzare sull’argomento magari riciclando un costume o prenderlo in prestito e, sul fronte alimentare, cercare qualche utilizzo alternativo per recuperare la zucca di Halloween, e su questo la rete, offre innumerevoli spunti!