I danni causati dalla plastica in mare sono ormai sotto gli occhi di tutti e la necessità di agire al più presto per fermare questa deriva insanabile diventa ogni giorno più urgente. Il cambiamento deve partire da noi, dai nostri piccoli gesti quotidiani. E poi, per fortuna, c’è la legge, che a livello europeo sta tentando di mettere un argine al problema della plastica.
Il 21 maggio ha avuto il via libera a un direttiva europea che vieta, a partire dal 2021, il commercio di oggetti in plastica monouso. Addio quindi a piatti, posate, bicchieri e cannucce, nel nome di un obiettivo di massima importanza: ridurre la presenza dei rifiuti di plastica nel mare per salvaguardare le coste e l’ambiente. Del resto, per una nobile e importante causa, possiamo anche fare a meno di mangiare nei piatti di plastica, di bere nei bicchieri usa e getta e di utilizzare contenitori monouso per il cibo.
La nuova direttiva si inserisce all’interno di un’importante strategia dell’Unione Europea che si propone di adottare un approccio ben specifico con l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti, soprattutto quelli considerati dannosi e dispendiosi, per sostenere invece un’alternativa sostenibile, innovativa e volta al progresso.
Ricapitolando: il fine è quello di ridurre e prevenire l’uso dei prodotti di plastica monouso, insieme agli attrezzi da pesca, con una serie di norme che andranno ad integrare le misure già presenti colmando le attuali lacune.
Laddove ci saranno alternative conveniente e reperibili, tutti i prodotti in plastica scompariranno dal mercato. Per tutti gli altri, ci saranno dei requisiti da rispettare, soprattutto per quanto riguarda packaging ed etichettatura. L’obiettivo è quello di raggiungere il 90% di raccolta differenziata per quanto riguarda le bottiglie di plastica entro il 2029.
L’argomento dell’inquinamento causato dalla plastica ci sta molto a cuore, non solo perché per noi occuparci di rifiuti significa, soprattutto, prenderci cura dell’ambiente nel nostro piccolo, ma anche perché amiamo il mare e lo consideriamo una delle più preziose risorse naturali da salvaguardare. Sempre.