Pensiamo ai luoghi del Monte Bianco come a un piccolo paradiso terrestre, incontaminato e immune da inquinamento di ogni sorta. Del resto, la montagna è un luogo immenso, oasi di pace con molti luoghi per fortuna ancora incontaminati e lontani dai danni che l’uomo infligge tutti i giorni all’ambiente. Ma a quanto pare, le conseguenze dell’attività dell’uomo si trovano anche ad alta quota.
La conferma arriva con una notizia recente che riguarda diversi rottami ferrosi che sono stati disseppelliti e portati alla luce da un ghiacciaio del Monte Bianco. A farcelo sapere è la Società Funivie Monte Bianco, la stessa che ha promosso l’operazione di pulizia per rimuovere tutti i rottami ferrosi che sono stati trovati nei pressi della stazione Hellbronner della Skyway, a circa 3.466 metri di altezza.
Cosa è stato effettivamente trovato lassù è presto detto; vecchi skilift risalenti agli anni ’50 e vecchi pezzi della funivia storica. Alle operazioni di pulizia ha partecipato anche il Corpo Forestale Valdostano insieme alla Società delle Guide di Courmayeur. Sono state rimosse più di venti tonnellate di rottami ferrosi; una cifra importante, che non ci fa dormire sonni tranquilli se pensiamo, che ora, questa importante quantità di materiale dovrà essere smaltita nel modo corretto.
Cavi elettrici, ferro, acciaio, alluminio, rame e ottone; in parte i rottami potranno essere recuperati e quindi inseriti nuovamente sul mercato, riducendo così l’impatto ambientale ed economico. Un’altra parte, invece, sarà destinata allo smaltimento e dovrà essere trasportata e trattata adeguatamente secondo le normative vigenti.