L’amianto è conosciuto con il triste nome di “fibra killer” ed è formato da una serie di minerali, che appartengono al gruppo dei silicati. È un materiale fibroso, utilizzato in passato in campo edilizio in modo incosciente, che si sfalda col il tempo rilasciando piccole fibre molto pericolose che nel tempo hanno provocato a chi ne è stato a contatto per motivi di lavoro infezioni alle vie respiratorie e tumori alla laringe e ai polmoni. Per questo motivo il suo smaltimento oggi è molto importante e doveroso.
L’amianto ancora continua a essere un problema che affligge molti edifici italiani; secondo le mappature dedicate ancora troppe costruzioni devono liberarsi di questo materiale cancerogeno. Per troppo tempo si è stati in silenzio e oggi più che mai i cittadini vogliono risposte certe, anche se molte volte le istituzioni non le forniscono in modo esaustivo e, soprattutto, tempestivo. Rimanere aggiornati sull’evolversi della situazione è molto importante per fare il nostro dovere di cittadini.
In data 13 marzo 2017 è stata annunciata dalla regione Lombardia l’apertura di un nuovo bando per lo smaltimento dell’amianto. I comuni che ne faranno richiesta potranno avere contributi pari a 15.000 euro e le spese dovranno riguardare la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la rimozione dei manufatti in cemento-amianto e la messa in sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono esclusi da questo tipo di intervento tutte le progettazioni che prevedono interventi di ripristino e la realizzazione e la messa in opera di manufatti sostitutivi.